Questo lavoro è parte di un discorso più ampio sugli stereotipi culturali del nostro tempo. Temi come l’amore e la sessualità sono stati usati e abusati in ogni contesto e per i fini più disparati; quello che si può notare è che nella grande maggioranza dei casi si tratta di strumentalizzazioni connotate da una nota di fondo positiva che mira a far riconoscere il pubblico nel modello ideale proposto. E’ proprio contro questa omologazione delle esperienze e dei valori che si colloca il mio lavoro: una tela dalle tinte allarmanti, che evoca con forme e colori un’atmosfera di oppressione e senso di minaccia. E’ una visione in contrasto con l’idea della sessualità come unità inscindibile e sogno ad occhi aperti che l’immaginario collettivo propone alle giovani di oggi attraverso i film, i romanzi e la musica. Per alcune la fiaba non si rivela tale, e oltre al dolore fisico c’è anche un altro tipo di sofferenza più subdola legata al fatto di percepirsi inadeguate e diverse perché “incapaci” di vivere l’esperienza così come lo stereotipo culturale la dipinge.
L’opera è parte del progetto Amore & Sessualità