FRESIA, L’AMORE PER LA PITTURA FIGURATIVA
Come nasce, Sofia Fresia, la sua passione per la pittura?
L’evento che per la prima volta ha indirizzato il mio interesse verso la pittura è stato la visita scolastica alla mostra “Gli impressionisti e la neve” (Società Promotrice delle Belle Arti, Parco del Valentino, Torino) nella primavera del 2005. Poi, circa due anni dopo, durante un ricovero ospedaliero prolungato, ho iniziato a realizzare piccole copie di immagini tratte da internet o dalle riviste del reparto, e ho scoperto che il tempo passato a dipingere era un tempo Altro, in cui non c’erano né le preoccupazioni, né la malattia, né la rabbia o l’angoscia derivanti dal timore del giudizio degli altri. Da allora in poi ho sempre mantenuto un legame con la pittura, che si è andato a consolidare negli ultimi anni portandomi a pensare a una possibile carriera in ambito artistico.
Definisca il suo stile.
La mia è una pittura figurativa ad olio, tradizionale dal punto di vista tecnico ma contemporanea per quel che riguarda i soggetti rappresentati. Inizialmente sono partita da tematiche strettamente personali che tendevo a riproporre in maniera quasi fotografica, mentre da qualche anno ho iniziato un percorso di sintesi dei temi precedenti in lavori di stampo quasi surrealista in cui la pennellata è più libera – meno precisa ma più istintiva.
Ha già ottenuto riscontri importanti?
Nel 2017 ho ricevuto il premio Coppa Luigi all’interno del Premio Nocivelli, cui è seguita una mostra dedicata ai quattro vincitori di quell’edizione del premio a Palazzo Martinengo, nel centro storico di Brescia (luglio 2018). Nel 2019 ho esposto un’opera tra i finalisti del Premio Arte Laguna all’Arsenale di Venezia, che poco dopo è entrata a far parte di una collezione privata.
Progetti per il futuro?
Al momento sto lavorando a una nuova serie di dipinti ad olio che vorrei proporre al pubblico nel periodo estivo, e a una serie di progetti per svariate residenze d’artista in Italia e all’estero. Parlando più a lungo termine, quando la nuova serie sarà pronta è mia intenzione propormi ad alcune gallerie in linea col mio percorso che trattano gli artisti emergenti, e da lì provare a guadagnarmi un piccolo spazio nel mercato dell’arte contemporanea che mi consenta di potermi dedicare a tempo pieno all’attività d’artista. Parallelamente al percorso in Accademia ho anche conseguito recentemente la qualifica di Accompagnatore di Media Montagna dal Collegio Guide Alpine Regione Piemonte, e non mi dispiacerebbe provare a riunire questi due aspetti di me – l’arte e la montagna. L’idea è quella di proporre attività artistiche semplici da svolgersi nel corso di uscite tematiche, per esempio sullo schizzo di paesaggio, al termine delle quali ai partecipanti non resterà solo il ricordo ma anche uno sketchbook che spero possa portare a una maggiore sensibilità sia verso l’arte sia verso l’ambiente alpino.