Maggio 2020. Con questa tela si chiude il “diario di bordo” del primo lockdown, le restrizioni si allentano e la libertà si avvicina, pur restando ancora fuori dalla nostra portata. La rabbia nei confronti della casa, quel focolare che nei mesi precedenti oscillava tra l’essere gabbia e rifugio, si trasforma in un sentimento nuovo e ambivalente. In questo lavoro ho voluto rappresentare gli ultimi istanti di reclusione domestica, quando ciò che è stato prima del lockdown è potuto tornare ad essere un futuro in potenza per tutti coloro che erano ancora rinchiusi. Nel dipinto, pareti colorate e scrostate ma non più minacciose costituiscono la gabbia in cui una nuotatrice immagina la superficie cristallina di una piscina, come in un sogno ad occhi aperti. Nella realizzazione degli elementi architettonici ho usato ampie pennellate libere agendo quasi di getto e lasciando spesso trasparire lo strato sottostante di fondo acrilico, come se si trattasse davvero di un muro il cui intonaco scrostato rivela a tratti gli strati più vecchi in una corsa indietro nel tempo.
(Out of) sanitary cage
Olio su tela
150x100cm
2020
Disponibile